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Danza e Mindfulness

Aggiornamento: 4 ago 2023

I BENEFICI DELLA MEDITAZIONE PER I DANZATORI

Scritto da Bianca Pasquinelli.


Il significato di benessere è multidimensionale, dal momento che coinvolge ogni aspetto dell’essere umano: non solo la componente fisica e mentale, ma anche quella emotiva e spirituale. Ogni esperienza innesca pensieri, emozioni e sensazioni fisiche; questi diversi componenti sono interconnessi e si influenzano costantemente tra loro. I danzatori possono riscontrare notevoli benefici nel loro corpo, combinando il training fisico con un allenamento mentale. Come i muscoli si rinforzano con l’esercizio fisico, anche il cervello può essere rafforzato grazie al potente strumento della mindfulness.

Cosa si intende per mindfulness?

“Mindfulness significa fare attenzione in un modo specifico: intenzionalmente, nel momento presente e senza giudicare.” (Jon Kabat-Zinn)


Le pratiche si sono diffuse nel mondo occidentale dagli anni ’70 e hanno iniziato a diventare popolari nell’ultimo decennio, ma le loro origini risalgono a 2,500 anni fa. In particolare dalla meditazione Giapponese Zen, il Buddismo Indiano e Tibetano, la meditazione Vipassana e l’Hatha Yoga. Mindfulness deriva dal termine sati della lingua Pali dell’antica India, in cui furono scritti diversi testi Buddisti. Il significato di sati è "attenzione consapevole dell’esperienza presente momento per momento”, ma anche “ricordarsi di essere presenti”.


Mindfulness consiste nell’innato e naturale stato di consapevolezza che risiede in ogni essere umano. Ci permette di avere più scelta riguardo a cosa fare. In questo modo, invece di reagire automaticamente, si può iniziare a rispondere più consapevolmente e in maniera più abile agli eventi interiori ed esteriori della nostra vita.

Esistono due tipi di pratiche di mindfulness che andrebbero combinate per sperimentare più benefici:

Pratiche formali: Di solito si svolgono in silenzio con tecniche premeditate e sono caratterizzate da un inizio e una fine. Sono le pratiche più consuete e si distinguono in: Meditazione seduta, Meditazione camminata e Body-Scan.

Pratiche informali: Possono essere svolte durante qualsiasi attività quotidiana ed in ogni momento. Esempi di pratiche informali sono: preparare una tazza di tè con consapevolezza, lavarsi i denti, stendere la biancheria, parlare con un amico. La mindfulness in questo senso è un applicarsi, un modo di avere cura di ogni gesto, per quanto semplice, della vita quotidiana.

Anche la danza può trasformarsi in un’attività consapevole, se riesci a concentrare tutti i tuoi sensi sui movimenti che compi mentre stai danzando. Portando attenzione ai messaggi più sottili delle sensazioni fisiche, ogni variazione del corpo emerge immediatamente alla coscienza (inclusa la respirazione) e si verifica un potenziamento della sensibilità propriocettiva cosciente. La consapevolezza dell’esperienza sensoriale del proprio fisico consente al danzatore sia di migliorare la qualità dei movimenti, sia di percepire più rapidamente le eventuali aree di dolore nel proprio corpo, riducendo in questo modo il rischio di gravi lesioni.

“La consapevolezza è una proprietà dell’intero organismo e il corpo è la mente subconscia” (Candace Pert)

Molteplici studi hanno dimostrato che la mindfulness consente di accrescere la materia grigia in aree del cervello associate con felicità, benessere e abilità di controllo delle emozioni. Aiuta infatti ad essere a proprio agio con sé stessi e più soddisfatti di vivere nel proprio corpo, in questo modo favorisce i danzatori nello sviluppo di un’attitudine mentale positiva e di una maggiore autostima: capacità fondamentali per mantenere la costanza e la determinazione nel dare il meglio di sé sul palco, così come a lezione o durante i training a casa.

Spesso capita che i danzatori siano così focalizzati sulla performance finale, da compiere i movimenti in modo automatico, dimenticando di danzare per il gusto di farlo. Praticando mindfulness, possono riscoprire il divertimento e il piacere nel muovere il proprio corpo, godendosi ogni singolo momento.

“Se non trova piacere già nelle prove e durante le lezioni, come potrà il danzatore trovare realmente la felicità sul palco? La performance basterà a renderlo soddisfatto?”

Permette di comprendere l’importanza della reale accettazione di sé stessi, poiché è una pratica che non è volta a cercare cambiamenti, ma ad accettare maggiormente chi siamo ora. Cercare di sopprimere pensieri ed emozioni indesiderate può portare ad una eccessiva focalizzazione su sé stessi. L’accettazione consapevole da parte del danzatore delle proprie cognizioni, emozioni e sensazioni fisiche, anche spiacevoli, gli consente di essere realmente presente nell’esperienza portandovi tutto sé stesso.

“Bisogna saper entrare nella corrente, indipendentemente dalle rocce e dalle rapide, per poter arrivare alla foce” (Gottman)

Non è più solo il corpo a trovare espressione, ma il danzatore come individuo che non respinge nulla di sé, ma che anzi utilizza le proprie emozioni per conferire maggiore autenticità ai suoi movimenti. Tornando periodicamente alla consapevolezza del respiro è possibile percepire in profondità la propria unità psicofisica portando finalmente in sincronia corpo, mente e cuore.

Un altro beneficio che la mindfulness apporta è il miglioramento della qualità di concentrazione, abilità di fondamentale importanza per qualsiasi danzatore. Si tratta di un un vero e proprio training dell’attenzione: allenando la mente a focalizzarsi consapevolmente su un singolo oggetto (il respiro, un suono o il contatto dei piedi con il suolo), insegna a non soffermarsi su pensieri che distraggono dal focus. Può succedere anche frequentemente infatti che a causa di preoccupazioni per memorie del passato o progetti futuri vi sia una riduzione di consapevolezza e attenzione verso l’esperienza presente.

Domare l’irrequietezza della mente con la concentrazione consente anche di abbassare i livelli di stress mentale, uno dei fattori che maggiormente danneggiano il corpo. Nel danzatore, lo stress principale è rappresentato da un esigente standard di prestazione che può avere ricadute negative sulla sua performance. Le pratiche formali ed informali di mindfulness aiutano a gestire lo stress in modo efficace e a rinforzare il sistema immunitario, che invece viene danneggiato da ansia e tensioni quotidiane. La sperimentazione consapevole dello stato di immobilità interiore e pace consente di raggiungere un profondo stato di rigenerazione e quiete di corpo e mente, aiutando a rilassare le tensioni muscolari e a vivere in modo più sereno le esibizioni.

Fonte: Mindfulness - A Practical Guide” (Tessa Watt) / Mindfulness. Essere Consapevoli” (Gherardo Amadei). Vi lascio qui sotto un video come esempio della pratica Mindfulness guidata Daniel Lumera:


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